AZIENDA DEL MESE

Il mestiere di artigiano, a volte, se incontra un’intensa passione, una grande vena creativa ed una formidabile capacità manuale diventa una vera e propria “arte”.

E’ proprio questo il caso della ditta di tinteggiatura di Arzani Fulvio.

Fondata agli inizi degli anni 50 da Fulvio, trova nel figlio Stevan un possibile candidato alla continuità d’azienda. Lavorando assiduamente in ditta, Stevan, impara le basi del mestiere dal padre, in particolar modo come miscelare e utilizzare i colori.
Ben presto se ne appassiona e scoprendo di avere un vero e proprio talento nella decorazione, nel 1988, fonda l’attuale azienda dal nome ‘Decorazioni Arzani’.
Da allora l’azienda segue l’evoluzione dei tempi, con variazioni sia nella compagine sociale che nel numero di dipendenti ma ciò che rimane saldo, a garanzia della qualità del lavoro prestato alla clientela, è la presenza di Stevan con la sua famiglia.

L’azienda è sempre stata lì, a località Due Case di Podenzano, ma vi sono stati anni in cui la struttura si è ampliata con un negozio in via Manfredi a Piacenza. In questo negozio si restauravano, decoravano e vendevano mobili, inoltre si vendevano anche quadri dipinti da Stevan stesso, che nel frattempo aveva coltivato, con buonissimi risultati, il suo talento nella pittura; gli era persino stato proposto di organizzare una mostra personale a Milano.

Purtroppo la necessità di portare avanti l’azienda di famiglia, unita ad una solida propensione a mantenere i piedi per terra, lo hanno costretto ben presto ad accantonare l’attività puramente artistica ed anche a rinunciare al negozio a Piacenza per concentrarsi maggiormente sulla sua attività principale.

Ma è proprio quando meno ce lo si aspetta che nascono inaspettate opportunità.

La sua capacità artistica, unita ad una innegabile capacità artigianale, gli consente di esplorare un mercato molto particolare in cui sta tuttora riscuotendo un discreto successo: la produzione e la vendita di pannelli e di elementi d’arredo decorativo in polistirolo, sia da soffitto che da pareti, raffiguranti finti mattoni, travi in legno ed altro simile.

L’idea geniale della realizzazione in polistirolo di prodotti utilizzati tradizionalmente in edilizia, è nata casualmente dopo che alcuni clienti non capendo esattamente, data la loro bellezza, di che materiale fossero le mattonelle di malta cementizia posate, si domandarono se per caso si trattasse di polistirolo; allora, approfondendo il tema, facendo ricerche, è emersa la consapevolezza che si potevano iniziare a produrre e commercializzare anche lavori in polistirolo.

Così tutto ha avuto inizio… ed è stato un gran successo.

Ecco le foto di alcuni loro elementi realizzati in polistirolo:

Tra i lavori più importanti che sono stati loro commissionati sono da ricordare: quello per Brunello Cucinelli, per il quale hanno prodotto 100.000 ciottoli di polistirolo e quello per Cinecittà per la recente serie di film su Diabolik dei fratelli Manetti (nel primo film ad esempio hanno realizzato il famoso muro di mattoni basculante che cela il rifugio di Diabolik e dal quale esce la mitica Jaguar). Sono stati anche fornitori per Lube Cucine (Italia e estero), per il quale hanno lavorato per 5 anni.

Inoltre tra i loro altri innumerevoli clienti, i più noti da citare sono Yves Saint Laurent, Hermes, il borgo di Grazzano Visconti e Carpisa, di cui forniscono i negozi da 5-6 anni sia in Italia che all’estero. Anche a Piacenza Expo c’è all’ingresso una loro parete di finti mattoni.

Indubbiamente, la produzione di oggetti così altamente personalizzati impone costi elevati, e la dipendenza significativa da Stevan per la creazione del prodotto finale rappresenta una sfida considerevole. Inoltre, la necessità per il cliente di ottenere un prodotto quasi unico aggiunge ulteriore complessità al processo. Questi fattori rendono un po’ difficoltosa l’espansione dell’attività, tuttavia, per molti artigiani, la passione e il legame emotivo con il proprio lavoro prevalgono su tali avversità.
Nonostante tutto il cuore guida le decisioni e la produzione artigianale rimane ancora un’esperienza irripetibile.